Santa Maria,

Santa Maria,
...donna del primo sguardo, donaci la grazia dello stupore.

martedì 16 dicembre 2014

Expecta eum! Novena di Natale (dal 16 al 24 dicembre)


Expecta eum!  Le porte della Terra di mezzo


16 dicembre - PRIMO GIORNO
INVITATORIO

Venite adoriamo il Re
Signore
che sta per venire
Regem venturum
Dominum
venite adoremus.
Ecco verrà il Signore,
il nostro Protettore
il Santo d'Israele
portando sul capo la corona
regale
e dominerà da un mare
all'altro
e dal fiume ai confini
estremi della terra.
Ecce veniet Dominus
protector noster
Sanctus Israel
coronam regni habens in
capite suo
et dominabitur a mari
usque ad mare
et a flumine usque
ad terminos orbis terrarum.
Venite adoriamo il Re
Signore
che sta per venire
Regem venturum
Dominum
venite adoremus.
Ecco apparirà il Signore
e non mancherà di parola
se indugerà attendilo,
perché verrà e non potrà
tardare.
Ecce apparebit Dominus
et non mentietur
si moram fecerit
expecta eum
quia veniet et non tardabit.
...continua ... >>>

Novena di Natale

 – Primo Giorno

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“Gesù sole di giustizia” (Isaia 56,1-3)
«O Sapienza,
che esci dalla bocca dell’Altissimo,
ed arrivi ai confini della terra,
e tutto disponi con dolcezza:
vieni ad insegnarci la via della prudenza.
O Adonai,
e condottiero di Israele,
che sei apparso a Mosè tra le fiamme,
e sul Sinai gli donasti la legge:
redimici col tuo braccio potente.
O Radice di Jesse,
che sei un segno per i popoli,
innanzi a te i re della terra non parlano,
e le nazioni ti acclamano:
vieni e liberaci,
non fare tardi.
O Chiave di David,
e scettro della casa di Israele,
che apri e nessuno chiuse,
chiudi e nessuno apre:
vieni e libera lo schiavo
dal carcere,
che è nelle tenebre,
e nell’ombra della morte.
O (astro) Sorgente,
splendore di luce eterna,
e sole di giustizia:
vieni ed illumina
chi è nelle tenebre,
e nell’ombra della morte.
O Re delle Genti,
da loro bramato,
e pietra angolare,
che riunisci tutti in uno:
vieni, e salva l’uomo,
che hai plasmato dal fango.
O Emmanuel,
nostro re e legislatore,
speranza delle genti,
e loro Salvatore:
vieni e salvaci,
Signore, nostro Dio.»
(Antifona maggiore dell’Avvento Liturgia della ore)
“Qui sulla terra abbiamo soltanto schegge, scintille, frammenti, speroni di pace, di felicità, di giustizia, di fraternità. Ma alla fine dei tempi avremo diritto di godere in pienezza di quelle cose che qui sulla terra ci saremo sforzati di far fiorire nei segni: un pezzo di pace, un pezzo di felicità.” (Don Tonino Bello)
Per riconoscere Gesù Sole di giustizia:
Mi impegno a cercare e a diffondere semi di giustizia, di bene e di generosità che mi preparano all’avvento della salvezza, e che mi permettono di riconoscere e accogliere la venuta del Salvatore.
(Le riflessioni sono tratte da Aggancio http://www.aggancio.it/ rivista del movimento Pro Sanctitate)
PREGHIERA“E’ nato Cristo, Dio per parte di Padre
Uomo per parte di Madre;
dal Padre senza Madre;
dalla madre senza Padre;
dal Padre senza tempo,
dalla Madre senza seme;
dal padre principio di vita,
dalla Madre fine di morte;
dal padre ordinatore di ogni giorno;
dalla Madre santificatore di questo giorno.”
(S Agostino d’Ippona, Sermo CXCIV)

Novena di Natale
1° GIORNO

VIENI, BAMBINO GESU’

Cristo è venuto: eppure noi l'attendiamo ancora come già gli antichi figli di Israele. Cristo è in mezzo a noi: eppure noi viviamo l'esperienza dell'esilio, «sapendo che finché abitiamo nel corpo siamo in esilio lontano dal Signore» (2 Cor 5,6).
Tutto il Nuovo Testamento è permeato di questa attesa del Cristo che deve venire e che sembra continuamente imminente. Ma il libro che riassume le attese di tutte le generazioni cristiane è l'Apocalisse, nei suoi ultimi passi.

Gesù verrà presto

«Ecco, io verrò presto e porterò con me il mio salario, per rendere a ciascuno secondo le sue opere. Io sono l'Alfa e l'Omega, il Primo e l'Ultimo, il Principio e la Fine. Beati coloro che lavano le loro vesti: avranno parte all'albero della vita e potranno entrare per le porte nella città. Fuori i cani, i fattucchieri, gli immorali, gli omicidi, gli idolatri e chiunque ama e pratica la menzogna! Io, Gesù, ho mandato il mio Angelo per testimoniare a voi queste cose riguardo alle Chiese. Io sono la radice della stirpe di Davide, la stella radiosa del mattino» (Ap 22, 12-16).

Senza distinzioni e condizioni

Il mondo intero è nell'attesa e la nostra stessa preghiera deve essere protesa verso la venuta del Signore. In questo "Vieni, Bambino Gesù", la nostra preghiera dovrebbe far proprie tutte le attese, le sofferenze fisiche e morali dell'umanità che vive accanto a noi. La sua venuta è, per ciascuno di noi, una realtà viva: «Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, verrò da lui, cenerò con lui ed Egli con me» (Ap 3,20). Se lasciamo entrare il Bambino, ci farà partecipi dei suoi doni e dei suoi beni; dirà una parola a ciascuno di noi. 
Questa parola si rivolge a tutti, senza distinzioni e condizioni. Nonostante i nostri peccati passati, la nostra mediocrità, l'insensibilità spirituale, basta credere all'Amore. La grazia di Dio può porre rimedio a tutto. (J. Danielou)


Noi Ti invochiamo
In mezzo alle angustie del tempo presente
- Noi Ti invochiamo, o Bambino Gesù.

Nella speranza di contemplare in Cielo quelle realtà in cui gli Angeli bramano fissare lo sguardo.
- Noi Ti invochiamo, o Bambino Gesù.
Per noi stessi e per quanti attendono con fiducia la Tua venuta
- Noi Ti invochiamo, o Bambino Gesù.
Per il mondo intero e per gli uomini che ancora non Ti conoscono
- Noi Ti invochiamo, o Bambino Gesù.

O Bambino Gesù, degnati di accogliere la preghiera di quanti credono e sperano in Te; vieni presto a liberarci da questo nostro esilio, e riuniscici nel Tuo regno glorioso, dove Tu vivi e regni con il Padre e lo Spirito Santo nei secoli dei secoli. Amen.


 
1 ° giorno: 16 dicembre

O Bambino Gesù, eccomi ai tuoi piedi. Mi rivolgo a Te che sei tutto. Ho tanto bisogno del tuo aiuto! Donami, o Gesù, uno sguardo di pietà e, poiché sei onnipotente, soccorrimi nella mia necessità..

1 Pater, 1 Ave, 1 Gloria
Per la tua divina Infanzia, o Gesù, concedimi la grazia che istantemente ti chiedo (si esprime) se è conforme al tuo bene placito ed al mio vero bene. Non guardare alla mia indegnità, ma alla mia fede ed alla tua misericordia infinita.
Inno: (da ripetere per i nove giorni assieme alla preghiera)
Gesù, dolce ricordo, che dà le gioie del cuore; ma più che il miele e tutte le cose e dolce la Sua presenza. Niente si canta di più soave, niente si ode di più lieto, niente si pensa di più dolce di Gesù, Figlio di Dio.
Gesù, speranza per quelli che si pentono, quanto pietoso sei per quelli che ti pregano, quanto buono per quelli che ti cercano, ma che cosa sei per quelli che ti trovano?
Nè la lingua basta a dirlo nè lo scritto ad esprimere: chi ha provato può credere che cosa sia amare Gesù. Sii, Gesù, nostra gioia tu che sei il premio futuro. La nostra gloria sia in te sempre per tutti i secoli. Amen.
Preghiamo:
Dio, che costituisti l'Unigenito tuo Figlio Salvatore del genere umano e ordinasti che si chiamasse Gesù, concedi propizio che di Colui il cui Santo Nome veneriamo in terra possiamo godere in cielo anche la vista. Per lo stesso Cristo nostro Signore. Amen.

                                                 
Novena di Natale


Primo giorno – 16 dicembre
UNA STORIA PER RIFLETTEREAlla fine dei tempi, miliardi di persone furono portate su di una grande pianura davanti al trono di Dio. Molti indietreggiarono davanti a quel bagliore. Ma alcuni in prima fila parlarono in modo concitato. Non con timore reverenziale, ma con fare provocatorio."Può Dio giudicarci? Ma cosa ne sa lui della sofferenza?", sbottò una giovane donna. Si tirò su una manica per mostrare il numero tatuato di un campo di concentramento nazista. "Abbiamo subìto il terrore, le bastonature, la tortura e la morte!". In un altro gruppo un giovane nero fece vedere il collo. "E che mi dici di questo?", domandò mostrando i segni di una fune. "Linciato. Per nessun altro crimine se non per quello di essere un nero". In un altro schieramento c'era una studentessa in stato di gravidanza con gli occhi consumati. "Perché dovrei soffrire?", mormorò. "Non fu colpa mia". Più in là nella pianura c'erano centinaia di questi gruppi. Ciascuno di essi aveva dei rimproveri da fare a Dio per il male e la sofferenza che Egli aveva permesso in questo mondo.Come era fortunato Dio a vivere in un luogo dove tutto era dolcezza e splendore, dove non c'era pianto né dolore, fame o odio. Che ne sapeva Dio di tutto ciò che l'uomo aveva dovuto sopportare in questo mondo? Dio conduce una vita molto comoda, dicevano. Ciascun gruppo mandò avanti il proprio rappresentante, scelto per aver sofferto in misura maggiore. Un ebreo, un nero, una vittima di Hiroshima, un artritico orribilmente deformato, un bimbo cerebroleso.Si radunarono al centro della pianura per consultarsi tra loro. Alla fine erano pronti a presentare il loro caso. Era una mossa intelligente. Prima di poter esserein grado di giudicarli, Dio avrebbe dovuto sopportare tutto quello che essi avevano sopportato. Dio doveva essere condannato a vivere sulla terra. "Fatelo nascere ebreo. Fate che la legittimità della sua nascita venga posta in dubbio. Dategli un lavoro tanto difficile che, quando lo intraprenderà, persino la suafamiglia pensi che debba essere impazzito. Fate che venga tradito dai suoi amici più intimi. Fate che debba affrontare accuse, che venga giudicato da una giuria fasulla e che venga condannato da un giudice codardo. Fate che sia torturato.Infine, fategli capire che cosa significa sentirsi terribilmente soli. Poi fatelo morire. Fatelo morire in un modo che non possa esserci dubbio sulla sua morte.Fate che ci siano dei testimoni a verifica di ciò".Mentre ogni singolo rappresentante annunciava la sua parte di discorso, mormorii di approvazione si levavano dalla moltitudine delle persone riunite.Quando l'ultimo ebbe finito ci fu un lungo silenzio.Nessuno osò dire una sola parola, perché improvvisamente tutti si resero conto che Dio aveva già rispettato tutte le condizioni.
Ogni giorno, dal 16 al 24 dicembre,
una storia per riflettere,
una breve meditazione
ed una preghiera
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